luglio 15, 2008

Fini boys: giovani lavoratori.

Sulla strada del rientro dal week-end automobilistico francese, da leggersi in altro articolo, io e R ci siamo fermati al Fini Grill di Aosta.
Al lavoro tre giovani che ci sono sembrati essere lì per caso.
Per riuscire ad avere due panini, due succhi ed un caffè venti minuti buoni.
Ci sarà stata una folla di persone ? No, era lunedì, verso le 14.30 con 5/6 clienti noi due inclusi.
Una sconclusionatezza operativa a così alti livelli è da manuale.
I Fini boys ciondolavano tra la cassa ed il contiguo banco bar, aprendo e chiudendo portelli e cassetti frigo e smanettando sulla macchina del caffè.
La sensazione è che fossero lì senza capire perché e cosa stessero facendo.
R: Toast ? Non ce n'è. Allora due panini al prosciutto. Pagati succo di pompelmo e di arancio.
Al banco, R: pompelmo ? Non c'è. Io: arancio ? Finito. Allora succo di ananas ed ace, va bene lo stesso.
Ma tu che fai gli scontrini e servi al bar non sai cos'hai nel frigo ?!
Alla fine decido di prendere anche il caffè. Altra attesa di un paio di minuti alla cassa, non in coda, ma aspettando il cassiere che stava facendo un cappuccio per un tizio che al banco non c'è; forse l'aveva sognato.
Al banco del caffè intanto arriva il secondo boy che fa un altro cappuccio per il cliente che non c'è e avendo sentito che ho ordinato un caffè mi anticipa, appena pronto il caffè però, lo porge assieme al cappuccio del fantasma, ad un altro cliente che era da solo.
Finalmente possiamo ripartire, sconcertati. Se queste sono le nuove leve dei lavoratori, che succederà all'Italia tra una decina d'anni ?
Solo poche ore prima sosta in territorio francese ad una stazione di servizio con bar e mini shop.
Due veloci e gentilissime ragazze gestiscono incassi benzina, bar, panini, piatti freddi e mini shop: tutta un'altra storia.
Se passate sulla RN79 fermatevi a Le relais de la Grosne, se lo meritano. Vive la France !

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