luglio 23, 2008

Basta ! E' ora di chiuderla.

Oggi sono dovuto andare a Roma per lavoro come ogni tanto capita e come di consuetudine Linate-Fiumicino e ritorno in giornata con la compagnia di bandiera, che sempre più offende la bandiera; altro che Bossi.
Andata. Partenza prevista ore 9.40, partenza effettiva 10.00: ritardo fisiologico, non ci si fa più caso.
Mi ero comunque preso tempo per il mio appuntamento romano, al quale sono arrivato in orario.
Ritorno. Partenza prevista ore 16.30.
Dopo pochi minuti dall'orario di apertura del gate, indicato sulla carta d'imbarco, appare sull'orario un ritardo, partenza stimata ore 16.50. Eccoci qua, siamo al ritardo fisiologico.
Al gate accanto è previsto il volo delle 17.00, in orario si apre il gate. E il nostro volo ? Mah non si sa ancora niente, se volete potete andare al check in e variare il volo se ci sono posti. Fino al mio imbarco il volo fantasma è rimasto sull'orario e al gate, chissà se è mai partito.
Qualcuno riesce ad imbarcarsi su quello delle 17.00. Gli altri, me incluso, nel frattempo si sono riversati nell'area check in per Milano in quattro ordinate file, corrispondenti agli sportelli aperti. Man mano vengono rischedulati, chi sul 17.20 chi, come me, sul 17.40. Mentre procedono le operazioni di richeck in, tre sportelli su quattro vengono chiusi in corsa perché gli addetti devono andare ai gate per gli imbarchi. E quelli che sono in coda ? Si arrangino sulle altre file.
In pratica rimane un solo sportello con una fila che accumula oltre 20-30 persone, anche perché non si occupa solo dei rischedulanti ma è l'unico dell'area Milano aperto.
Arriva il mio turno, porgo la carta di imbarco del 16.30 e la signorina mi dice : “ma lei ha perso l'aereo”.
“Guardi che l'aereo non è partito, non si sa che fine ha fatto. Non sono io che ho perso l'aereo siete voi che avete perso un altro cliente”.
E con oggi miei viaggi con Alitalia sono terminati, la utilizzerò solo se non ci sono alternative.

1 commento:

  1. Join the club.
    Sono 8 anni che sono Alitalia free.
    Mi tocco quando passo ci davanti.
    Che fine farà il prestito ponte?

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