Il programma definito alle idi di marzo vedeva diverse alternative per il mezzo da impiegare, dopo esperienze con E-type e MK2. Impensabile andare con la EA Sports via strada, non meno di una settimana di solo viaggio, ma essendo dotati di cavalli da tiro e calesse (Discovery I serie e trailer) la decisione è stata rapida, prima uscita ufficiale dell'Austin 7 Club Italia al di fuori dei patrii confini.
Viaggio di andata ottimo con un ritardo in partenza, rispetto alla tabella di marcia prevista comunque indicativa, per adattamenti dell'ultimo minuto al trailer, messa in moto di prova della Seven dopo gli ultimi ritocchi del Professore. Tutto OK. Partenza direzione Le Mans.
Viaggio tranquillo con un paio di acquazzoni trovati per strada, il primo in Val d'Aosta il secondo nel cuore della Francia.
A destino, intorno alle 22, qualche problema per identificare l'indirizzo del nostro B&B, ma poi con l'aiuto delle indicazioni della boulangere di Arnage siamo arrivati.
Il paese invaso dai chiassosi partecipanti seduti ai tavoli dei ristoranti sulla strada e alla guida delle numerosissime macchine più o meno d'epoca che sfrecciavano in tutte le direzioni.
Lasciati i bagagli in camera ci precipitiamo a mettere a terra la EA Sports per recarci nel centro a mangiare un boccone. Il motorino di avviamento gira, ma il resto non da segni di vita, che sarà ? Prova a vedere se arriva benzina, stacco un tubetto prima del carburatore, la benzina arriva. Mah, sarà inumidita la calotta con gli acquazzoni presi. E' buio, è tardi, lasciamo la Seven nel giardino del nostro hôtellier, vedremo domani mattina. Andiamo col cavallo da tiro a mangiarci un boccone. Breve passeggiata per una rassegna dei posti e scegliamo la Brasserie Le Vincennes.
Data l'ora, piatto unico, R sceglie una tradizionale entrecôte con frites (non credo ci sia necessità di traduzione), io che sono un po' più spericolato di R mi avventuro in un dos de saumon a la vanille (in questo caso lo tradurrei con trancio di salmone ai ferri accompagnato da una salsina alla vaniglia, che sapeva tanto di gelato alla vaniglia, appunto, intiepidito, accompagnato da fagiolini), accostamento all'apparenza un po' osé ma tutto sommato non male.
Mentre ceniamo sulla strada transita un po' di tutto: da vecchie Bugatti, con arzille coppiette coetanee della loro auto, accompagnate da applausi e fischi degli astanti ai tavoli, a rumorose TVR o Cobra o Corvette con “silenziatori” più o meno aperti.
L'indomani mattina dopo una piacevole colazione con gli altri ospiti del B&B, si mette mano alla parte elettrica: candele, puntine, bobina. Tutto in ordine, allora il problema è l'alimentazione. Strano perché il Professore aveva rivisto le pipelines e la macchina funzionava. Ricominciamo a smontare il tubo di alimentazione la benzina arriva, poi il raccordo al carburatore, arriva anche se un po' meno fluente. A questo punto instauriamo un ponte telefonico col Professore in Italia per avere lumi su cosa ha revisionato per operare con logica. Si prova ad avviare inserendo la benzina direttamente nei pistoni dal foro candele. Qualche scoppio corretto, ma si ferma subito. Allora andiamo più in profondità smontaggio del carburatore, c'è poca benzina nella vaschetta, sarà lo spillo di alimentazione. Smontato lo spillo e soffiato col compressore che il nostro gentilissimo hôtellier ci messo a disposizione. Si rimonta il tutto. Prova di avviamento finalmente il motore parte e risponde bene all'acceleratore. Rapido cambio d'abito per rispettare le indicazioni sul dress-code per il paddock, lasciando il motore girare al minimo. In macchina, foto ricordo per il nostro hôtellier, via verso il circuito. Percorsi circa 500 metri il motore comincia a borbottare poi si ferma. Qualche tentativo di avviamento, nulla, tutto come prima. R propone di effettuare nuovamente lo smontaggio del carburatore e dello spillo, si può fare ma se l'inconveniente si ripresenta al rientro previsto per la notte ? Forse è meglio rientrare al B&B a spinta e utilizzare il cavallo da tiro, meno affascinante ma almeno sicuro.
Per dettagli sulla manifestazione vedi la part one.
Domenica pomeriggio ricarichiamo la Seven sul carrello e ripartiamo sulla strada di casa. Sosta, come consuetudine, a Le Pont Neuf di La Veurdre (dip. de L'Allier - 03), un posto tranquillo, si mangia bene e con un buon rapporto qualità/prezzo.
Tutto bene fino a casa, dove riconsegniamo la Seven nelle mani del Professore, per scoprire le cause del fiasco.
Le ultime notizie segnalano la presenza di acqua nel carburatore della Seven. Sabotaggio ?!
Al drive tale n°2.
luglio 18, 2008
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Steve, sei stato troppo in UK per scegliere e poi ingurgitare un salmone alla vaniglia.
RispondiEliminaMeglio ma di molto le baby backs di Shorty's
Povera Austin 7.
RispondiEliminaForse si ricordava che il suo proprietario era reduce di salmone e caviale e le si sono attorciliate le budella dell'alimentazione.
Lo spillo nella vaschetta era un buon inizio. Ma avreste potuto chiudere il tappo del serbatoio per evitare che entrasse H2O!
O la birra era troppa?
Prof, mai lasciare andare i bambini in viaggio da soli, rischiano di farsi dare "salmone colla vaniglia" da degli sconosciuti!