settembre 15, 2008

Mobilità sostenibile (1)

Da sabato scorso ho cominciato a mettere il naso più approfonditamente nel mondo della mobilità elettromotorizzata.
L'occasione me l'ha data il VelExpo Ticino, mostra dedicata alla mobilità sostenibile ed ai veicoli efficienti.
Premetto che limito il discorso all'automobile.
Appassionato da sempre di automobili, ho potuto constatare che fino a poco tempo fa l'applicazione della motorizzazione elettrica alle auto è sostanzialmente rimasta ferma, per autonomia e velocità, ai primi del '900. Qualche miglioramento è stato apportato dall'elettronica, ma niente di più, il problema più “pesante” dipende dalle batterie. Indubbiamente credo che le lobby petrolifere, con le case automobilistiche compiacenti, abbiano qualche merito in materia.
Il panorama automobilistico si sta ampliando verso le motorizzazioni a gas (metano e GPL), tecnologie che vivacchiano da qualche decina d'anni, ma non risolvono alla radice il problema dell'inquinamento. Meglio comunque il metano rispetto al GPL. La macchina si può comperare poi però resta il problema di trovare il distributore, soprattutto per il metano che arriva dappertutto ma non è possibile fare il pieno dal rubinetto della cucina.
La vera scommessa a mio giudizio è nell'elettrico.
C'è già più di qualche segnale in questa direzione. No comment sulle ibride Toyota Prius e Honda Civic, così come sulla pseudo ibrida Smart Micro Hybrid Drive, che l'ibrido ce l'ha solo nel nome: è propulsa con la più classica benzina con una “invenzione” che spegne il motore quando si ferma ad esempio ai semafori. Ah il marketing !
Purtroppo per questioni lavorative mi sciroppo circa 120 km giornalieri a/r per recarmi a Milano; mi farebbe volentieri piacere farne a meno delle questioni lavorative intendo.
Ebbene ho scoperto che cominciano ad esserci in giro auto 100% elettromotorizzate che sono in grado di percorrere i miei 120 km con un pieno di EE.
Stiamo parlando di utilitarie quali Renault Twingo e Fiat Panda, ma per fare il pendolare sono più che sufficienti.
Raccolte un po' di informazioni, fatti due conti veloci risulta che, in base al mio uso lavorativo, con l'elettrica verrei a spendere circa 1000 Euro in più all'anno. Il calcolo tiene conto solo delle “palanche” (traduzione dal genovese di soldi) che uscirebbero dalle mie tasche.
La cosa non mi preoccupa più di tanto, si può affrontare, però se il bilancio anziché essere a +1000 fosse a -1000 per la motorizzazione elettrica non avrei dubbi a sceglierla da subito.
Tuttavia approfondirò la questione anche perché ho scoperto che uno di questi produttori di auto elettriche, si chiama ATEA, è a pochi km da casa mia.
Ai prossimi aggiornamenti.

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